La Ciclicità è Natura

Se noi osserviamo la Natura,  ci accorgiamo che essa è  ciclica. Il sole la mattina nasce, trova la sua piena manifestazione a mezzogiorno, il pomeriggio  inizia a scendere nel nostro orizzonte, fino a nascondersi e a lasciare il posto alla luna durante la notte. Il tempo così  vissuto viene concepito in un susseguirsi di fasi, di pienezza e di vuoto.

Anche noi seguiamo questi ritmi; semplicemente, anche solo, portando l’attenzione sulla nostra respirazione, possiamo prendere consapevolezza  di questa ritmicità che ci abita.

Inspiriamo aria, riempiendo i nostri polmoni, rimaniamo nel pieno ed espirando aria, svuotiamo il nostro corpo dell’anidride carbonica e da tutto ciò  che non ci serve più,  rimanendo per qualche istante nel vuoto “fertile”, che è  quel momento in cui ci prepariamo per un altro ciclo.

In questo ritmo, che è quello della vita, facciamo esperienza di continue morti e rinascite.

Come la Natura ci insegna, la sua perfezione è nel suo essere ciò che è.

La donna, nel suo essere femminile segue questo ciclo; essa è  connessa con le fasi lunari, mentre l’uomo con il sole. 

La donna, nello specifico, è  direttamente  collegata alla luna fisicamente,  emotivamente e spiritualmente. Il suo transito nel cielo, ci tocca profondamente. Attraverso le nostre acque stabiliamo una connessione profonda con lei.

Nello specifico,  la donna con la sua mestrualita’ manifesta questa alternanza di vuoti e di pieni  correlati al naturale fluire della vita attraverso il sanguinamento. 

Purtuttavia, le mestruazioni sono ancora oggi un tabu’, qualcosa di cui vergognarsi, un momento naturale da nascondere o peggio da ignorare.

Al contrario di oggi, nelle società matriarcali, anticamente  il momento del sanguinamento rivestiva particolare importanza all’interno della comunità,  ed era visto come un’espressione concreta di sacralità e del ruolo spirituale incarnato dalla donna.

Alle origini, era il ciclo mestruale a scandire il tempo della donna e dell’ intera tribu’, tra le mestruazioni e la fase ovulatoria, alternativamente collegate alla luna nera ( luna nuova) e la luna piena. 

Antico ritrovamento di calendario lunare

Tutto ciò  è  testimoniato da alcuni ritrovamenti di vecchi calendari a forma di mezza luna, con incise 13 tacche  che rappresentavano i 13 mesi lunari, composti da 28 giorni, proprio come i cicli mestruali della donna. 

Nei giorni “di luna”, durante il sanguinamento,  le donne ,in contatto con la Natura ed i suoi cicli  erano considerate sacre dalla tribu’ e venivano consultate perché capaci di profezie, sogni ed azioni che guidavano l’intera comunità. 

Le donne si isolavano,  nelle cosiddette ” tane della luna” , non perché  sporche, ma perché  erano “tabu’ “, nel senso originario  del termine, ossia, sacre.  Il raccoglimento era necessario per manifestare al meglio la loro potenza e compiere questi viaggi spirituali.

Tuttavia, la storia è  ancora più  complessa, vale a dire che, nella sua ciclicità,  la donna vive dentro di sé,  varie energie che si alternano . 

Nella fase pre-ovulatoria ,essa incarna l’archetipo (parola che deriva dal Greco-Romano antico, intenso come idea primaria ,energia o forma originale)  della vergine. In questo momento , le energie che incarna sono rivolte verso l’esterno , verso gli”altri” ,verso la socialita’ e le relazioni. In questo momento , essa è  portata a utilizzare colori vivaci, tessuti floreali, allegri . L’intelligenza è  più  schietta ed il pensiero è  più veloce, si ha facilità di parola e la comunicazione è  aperta .

 Nella fase ovulatoria, corrispondente alla luna piena, si entra nell’archetipo della madre, dove l’energia è  volta alla massima manifestazione verso l’esterno o verso l’interno a seconda se la donna è in una fase di luna rossa o luna bianca. 

La Natura in questo momento fiorisce nel suo pieno fulgore. Si ha l’attitudine a prendersi cura , si è  facilmente empatici. I tessuti scelti sono più  morbidi che mettono in evidenza il corpo e le sue forme. 

Dopo questo momento, la donna vive nel suo Grembo, la fase post ovulatoria, se non è  avvenuta la fecondazione dell’ovulo, l’utero si prepara allo sfaldamento delle cellule che si erano poste a ricevere l’innesto dell’ovulo fecondato e gli ormoni diminuendo, iniziano una trasformazione  che porta la donna ad entrare in uno spazio di introspezione. In questa fase generalmente non siamo più  così  portate all’incontro con l’altro e  preferiamo il contatto con la Natura, lunghe passeggiate ,o studi di consapevolezza,  tutte quelle attività  che portano questa fase chiamata dell’ “incantatrice” ad esprimere o entrare in contatto con sé stessa, i suoi talenti. I colori scelti nel vestiario sono generalmente più  scuri e stravaganti.

Infine, abbiamo la fase del sanguinamento, che corrisponde all’archetipo della ” strega” , dove c’è  bisogno di connessione , di meditazione, di ritiro.

Da qui comprendiamo la complessita’ e le varie sfumature che una donna nell’arco di un mese può  attraversare; tutto ciò  è  naturalmente meraviglioso e anche molto personale diverso da donna a donna!

È  consigliato per entrare in contatto consapevole con tutto ciò,  tenere un diario dove si scrivono giornalmente le emozioni, le sensazioni insieme alla fase di luna che stiamo vivendo e che la luna stessa ha, così  da portare presenza nella nostra ciclicità.  

Vorrei specificare che tutto ciò  è  valevole anche per quelle donne che non hanno più  il sanguinamento e che sono entrate nella quattordicesima luna (la cosiddetta “menopausa” termine ahime’ deprivativo che toglie e sminuisce la potenza della donna in questa fase), esse non hanno più  bisogno di sanguinamento perché  incarnano ormai tutti gli archetipi e sono fortemente  connesse alle fasi lunari.

Patrizia, durante un rituale di Danza Sacra, Archetipo della Sacerdotessa

Personalmente ho inizio a studiare queste fasi, lavorando sulla danza e incarnando questi archetipi nei ritmi è nei movimenti del corpo. Il movimento consapevole è  un valido strumento per portare luce a questa ciclicità. Tutto è  vibrazione è segue le leggi dell’Universo e la musica ci può  aiutare nel cammino per ritrovare noi stessi ,canalizzando la nostra essenza ricca di pieni e di vuoti.

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