Trasformare ricordi in esperienza evolutiva

L’ adolescenza è una parola che conosco da quando io stessa sono stata definita tale più di trent’anni fa.

Ai miei tempi però non ho ricevuto una spiegazione chiara di cosa fosse di preciso e cosa ti capita quando la attraversi. Questa parola mi veniva “attaccata” ogni qualvolta mi comportavo in un modo che i miei genitori giudicavano strano, insolito, ineducato.

Ero una ragazza molto sensibile cercavo subito di rimediare quel comportamento ai loro occhi sbagliato, mi sentivo io stessa sbagliata, dentro di me, nei miei pensieri e nelle mie emozioni. Così sono diventata una ragazza modello ben educata, gentile e rispettosa e questo piaceva a mamma e papà, perché non davo problemi o seccature a differenza dei figli degli altri. Così ero vista e considerata di più, era il mio modo di ricevere attenzioni e amore.

Negli anni sono diventata una ragazza forte, strutturata e determinata, anche se con un’inquietudine di sottofondo, sentivo dentro di me il ribollire di tante emozioni che però non riuscivo ad esternare, perché nessuno mi aveva autorizzato a farlo, a comprenderle, a gestirle, ma c’erano, chiuse in una corazza che non faceva uscire nulla e impediva a ciò che era fuori di entrare per farmi crescere, evolvere e conoscermi meglio.

Così ho imparato a ingoiare quello che pensavo, bloccata in una falsa me sempre gentile, mentre la me vera, autentica urlava il suo bisogno di unicità. Tante volte mi sono sentita in colpa per aver provato dei sentimenti non buoni, tante volte ho pianto disperatamente per far uscire dal mio corpo quelle emozioni non esternate al momento giusto.

Ho sofferto di placche alla gola per anni, perché non riuscivo a connettermi alla verità della mia anima, con la mia essenza, con il centro di me. Vishuddha è il quinto chakra, è collocato all’altezza della gola ed è collegato alla comunicazione in tutte le sue forme.

Solo dopo un percorso di crescita personale ho potuto capire da dove nascevano i miei disagi e le mie difficoltà. Mi ero ripromessa che quando avrei avuto dei figli non avrei ripetuto lo stesso mio copione che sarei stata diversa dai miei genitori.Ci sono riuscita?”Non lo so, forse in parte.

Quando emerge l’esperienza delle ferite dell’anima, si riattivano tutti i nostri processi svalutanti e li proiettiamo nel rapporto con i figli.

Il lavoro di crescita ( vi parlerò qui su https://www.doctorrainbow.it/ della mia esperienza arricchente nel prossimo articolo ) richiede una rivisitazione personale per imparare a vedere tutto questo senza usare il rapporto con le persone più vicine a noi. Crescere assieme ai figli non vuol dire proiettare le nostre esperienze negative passate, ma trasformarle in valore positivo riportandone nella vita quotidiana in maniera sana ed evolutiva. Sto imparando che niente è scontato e nulla succede a caso.

Bambina, donna e madre di tre figli adolescenti, ognuno con i suoi processi, ognuno con il suo temperamento. Mi ritrovo in casa tre estranei e devo ammettere che non è affatto semplice.

Mia madre mi diceva spesso “Non ti riconosco più, non sei più quella di prima” e il tono non era gentile, lo sguardo tagliente. Sulla scia di queste parole ho cercato  di sostenere i miei figli, provando a non manipolare, a non attivare in loro il senso di colpa tutte le volte che si comportano in un modo che non corrisponde alle mie aspettative.

Cerco di amarli e di guidarli. Cerco anche di dare loro dei consigli, dire quei no che li facciano sentire protetti, che diano loro la percezione che sono un porto sicuro al quale approdare in caso di tempesta.

Ho fatto e faccio tanti errori, ma la cosa bella che mi riconosco è che questi errori li vedo e allora posso riparare.

Posso chiedere scusa se manco di rispetto, posso avvicinarmi a loro e parlare delle mie emozioni aiutandoli a contattare e comprendere le loro, per tirarle e fuori e trasformarle. Alcuni giorni è più dura, mi ritrovo a camminare sola, nella natura che silenziosamente ascolta le mie ferite e provo un dolore forte nel vedere i miei figli così distanti, così autonomi, figli per i quali sono stata la luce e tutto il loro mondo fino a poco tempo fa e mi chiedo dove sia finita la mia bambina interiore.

Fra gli alberi tiro fuori, urlando tutto il mio dolore e quando questo succede sento arrivare anche tutto il profondo amore che ho per loro e provo orgoglio per le persone che stanno diventando, nonostante i miei sbagli e comprendo che va bene ed è giusto così, che fa parte della ruota della vita. Mi affido all’universo, all’energia di Reiki . I principi profondi di questa tecnica citano:

Solo per oggi (Kyo dake wa)
Non ti arrabbiare (Ikaruna), Non ti preoccupare (Shinpai suna)
Sii grato (Kansha shite)
Lavora con impegno (gō wo hage me)
Sii gentile con gli altri (Hito ni Shinsetsu ni)

E ’giusto che i figli facciano anche esperienze sbagliate, perché è proprio attraverso gli errori che si impara.

Mi ricordo di sorridere quando qualche volta mi mandano a quel paese, naturalmente senza autorizzare questa modalità come normale mezzo di espressione, perché tirando fuori ora saranno in grado di farsi rispettare e saranno autorizzati a parlare e a dire la propria verità spiegando però che ci vuole rispetto e modi gentili ed educati per esprimersi.

Ma sono adolescenti ed è tutto normale e perfetto così.

Siamo dei bravi genitori nel momento in cui umilmente ci mettiamo in discussione e cerchiamo di migliorarci, quando accompagniamo senza castrare il senso di libertà degli altri. I figli devono sperimentare e noi dobbiamo essere lì, sempre presenti, a monitorarli senza invadere.

Io ci sto provando, sempre con il sorriso.

Vi aspetto al prossimo articolo

Con amore

Dipti

Dipti

Sono nata 46 anni fa sotto il segno della Bilancia. Felicemente Sposata e mamma di tre meravigliosi figli. Psicologa dell’età evolutiva, Educatrice della scuola dell’infanzia. Counselor Olistico e facilitatrice in Costellazioni Familiari Master in corso in Play Therapy Sono convinta che ogni essere umano nasca con una missione, un dono speciale, un talento. E se hai la fortuna e l’opportunità di vederlo, coltivarlo e riconoscerlo in Te, allora cercherai di portarlo nel mondo per condividerlo e donarlo agli altri, mettendolo al servizio… Il mio talento è quello di portare gioia, amore e nutrimento nella vita dei bambini, entrando con rispetto nel loro mondo, fatto di magia e purezza. Per questo motivo ad un certo punto della mia vita ho sentito l’esigenza di intraprendere un percorso di crescita personale per guarire le mie ferite ed acquisire una maggiore consapevolezza ed essere per loro un canale di luce. Dipti significa proprio questo, è un nome sanscrito che vuol dire “colei che dona bellezza, amore, luce”. Ed proprio questa luce che porto nella vita dei bambini, riconoscendone ed onorandone l’unicità, per riempirli di amore per la vita. Ricordo loro quanto siano meravigliosi ed unici e lo faccio attraverso il gioco e la libertà di essere se stessi senza giudizio. Sono convinta che un giorno questi semi di consapevolezza potranno contribuire alla creazione di un mondo “più a misura di bambino”. contatti: cellulare: 338-9721632 mail: laura.scarfagna75@gmail.com

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