Diete e dintorni

“Fa che il cibo sia la tua Medicina e che la Medicina sia il tuo cibo” cit. Ippocrate

Per mantenere la salute o ritrovarla affiancandosi come Medicina Naturale ed Integrata, in cui, come diceva Aristotele “Il tutto è più della somma delle parti”.

Ci sono molti tipi di regimi alimentari o “diete”, alcune vanno di moda, altre vengono prese ad esempio, altre ancora sono efficaci o risuonano di più soggettivamente; in generale le linee guida per una sana alimentazione vengono dettate in maniera ufficiale in Italia dal Crea – Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria e centro di ricerca alimenti e nutrizione, principale Ente di ricerca italiano dedicato alle filiere agroalimentari con personalità giuridica di diritto pubblico, vigilato dal Ministero delle politiche agricole, e, a livello mondiale, l’OMS – Organismo Mondiale per la Sanità, che considera diritto fondamentale avere una nutrizione adeguata e salute.

Crea:

– controlla il peso e mantieniti attivo

– più frutta e verdura

– più cereali integrali e legumi

– bevi ogni giorno acqua in abbondanza

– grassi: scegli quali e limita la quantità

– zuccheri, dolci e bevande zuccherate: meno è meglio

– il sale? Meno è meglio

– Bevande alcoliche: il meno possibile

– Varia la tua alimentazione: come e perché

– Consigli speciali per…

– Attenti alle diete e all’uso degli integratori senza basi scientifiche

– La sicurezza degli alimenti dipende anche da te

– Sostenibilità delle diete: tutti possiamo contribuire

Linee Guida che possono essere più o meno condivisibili ma restano pur sempre quelle ufficiali.

Le Linee Guida italiane si basano ufficialmente sul modello alimentare mediterraneo e hanno tre obiettivi principali, la prevenzione delle malattie cronico-degenerative (principale causa di decessi nei Paesi occidentali), la promozione della salute e della longevità (già, peraltro, punto di forza del nostro Paese visto che solo la Spagna ci è davanti come durata della vita media), e la sostenibilità sociale e ambientale.

Nello specifico, che cosa intendiamo per dieta?

Dal vocabolario Treccani: Dieta, dal latino diaeta, dal greco δίαιτα «modo di vivere»

Il suo significato nel tempo è cambiato, mutato in base alla Società ed alla richiesta.

Nell’antica medicina greca, la Dieta rappresentava un complesso di norme di vita, che passavano dall’alimentazione all’attività fisica, al riposo, ecc.., atte a mantenere lo stato di salute.

Oggi ha assunto un significato più limitato, divenendo spesso solo un tipo di alimentazione sia quantitativamente che qualitativamente chiarita, studiata allo scopo di raggiungere obiettivi terapeutici o di prevenzione, modalità con cui viene assunto il cibo per dimagrire.

Singolare è il fatto che oggi si sente molto parlare di digiuno terapeutico, intermittente, parziale ecc.. ed anche anticamente per dieta si poteva intendere di digiunare.

In realtà quando si parla di dieta si parla di “stile di vita”, alimentazione corretta per mantenere lo stato di salute.

Quando pensiamo a che cosa ci piace, a che cosa portiamo nei nostri piatti, dobbiamo ricordarci che la “scelta” automatica che facciamo spesso non è consapevole ed è data da molti fattori che si intrecciano.

Pensiamo in primis alla Nazione in cui siamo nati o in cui viviamo, alla regione, alla località, che avrà differenze economiche, culturali rispetto ad altre parti del mondo, non trascurando poi i fattori climatici che influenzano il cibo che cresce in quel determinato territorio e che ne determinano lo sviluppo. Si aggiunge poi tutta la vasta gamma di condizionamenti familiari e sociali, degli aspetti psicologici che questi comportano, compreso la nostra storia personale, emotiva e del gusto.

Possiamo dire che il cibo è un bisogno

Ma che tipo di bisogno, e che cosa si intende per bisogno?

“La fame e la sete sono un bisogno fisiologico primario degli esseri umani, bisogni ai quali rispondiamo con l’alimentazione. L’atto di bere e mangiare consente il reintegro dei consumi idrici ed energetici dell’organismo, ma non solo.”

In psicologia il bisogno è definito come la percezione della mancanza totale o parziale di uno o più elementi che costituiscono il benessere della propria persona.

La Teoria dei bisogni, che mise a punto nel 1954 lo psicologo Abraham Maslow, ci propone un modello motivazionale dello sviluppo umano basato su una “gerarchia di bisogni”, cioè una serie di “bisogni” disposti gerarchicamente.

Divide i bisogni dai più elementari, bisogni fisiologici, necessari alla sopravvivenza, come per esempio il bisogno di mangiare, bere, respirare, dormire, passando dal bisogno di sicurezza, fino a quelli più “raffinati” arrivando all’autorealizzazione, dicendoci come la soddisfazione dei bisogni più elementari sia la condizione necessaria per fare emergere i bisogni di ordine superiore.

Successivamente sono subentrati altri livelli superiori come la trascendenza che ci parla di desiderio di aiutare gli altri una volta che noi ci siamo realizzati… è altruismo, ma io lo chiamo “mettersi al servizio per un bene superiore”.

In realtà è stato molto criticato negli anni e personalmente ne vedo molti limiti e avrei molto da dire, ma gli va riconosciuto l’intento e una linea da cui evolvere.

In definitiva, questo ci parla di quanto sia importante sentire armonia nel corpo per lo sviluppo del proprio potenziale, che è in continuo divenire e senza staticità.

L’armonia di cui parliamo è data da un benessere psico fisico che prevede aver soddisfatto i propri bisogni primari, ma averlo fatto anche in modo equilibrato.. o almeno sempre più avvicinandosi ad un equilibrio.

Ciò non sempre è possibile e può essere molto diverso in diverse parti del mondo e diverse persone.

Per esempio potremmo citare Prahlad Jani un asceta indù di 82 anni, che sopravvive, anzi vive, di trascendenza senza nutrimento per il corpo da 74 anni, attraverso una tecnica conosciuta come “breatharianismo” che consiste nel raggiungere con il potere mentale il totale dominio delle proprie funzioni corporee. Lo hanno studiato in un ospedale dello stato settentrionale del Gujarat, un team di medici del Defence Institute of Physiologist and Allied Science (Dipas), un centro di ricerca della difesa e sembra che lo yogi, che si trova in perfetta salute, “sia capace di produrre urina nella sua vescica e poi in base alla sua volontà di rimandarla in circolo”.

In generale, parlando di equilibrio, il cibo, l’alimentarsi nel modo per noi corretto, personale ed unico, possono essere elementi indispensabili ad aprire le porte di comprensioni superiori.

Con questo articolo si apre un capitolo sulla nutrizione e le diete che avrà seguito, passando da una visione bioenergetica del cibo, fino al valore degli alimenti che divengono nostri alleati, fino a consigli alimentari con riferimenti alle varie diete più conosciute, fino anche al digiuno come cura.

Il termine “guarigione”, ove utilizzato, va inteso nel senso di “raggiungimento di uno stato di amore per sè stessi e per gli altri, armonia interiore, consapevolezza e autorealizzazione”.

Il Naturopata, Operatore Olistico disciplinato ai sensi dell’art l Legge 4/2013, non si avvale di strumenti di natura psicologica, la prestazione erogata non è di natura medico-sanitaria, non ha quindi in nessun caso valore di diagnosi o di terapia né intende sostituirsi ad esse.

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